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4 min readOct 17, 2019

AGCOM: RETE FISSA, LE LINEE ULTRABROADBAND SUPERANO IL 50% DELLE LINEE A LARGA BANDA, OLTRE 1 MLN LE FTTH

Nella rete mobile crescita di quasi il 60% del consumo unitario di dati

A fine giugno gli accessi complessivi della rete fissa si riducono di circa 260 mila unità rispetto al trimestre precedente (-660 mila unità rispetto a giugno 2018). I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi oggi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, evidenziano tuttavia profondi mutamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio: se nel giugno del 2015 oltre il 92% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi a meno del 52%, pari ad una flessione di oltre 8,4 milioni di linee. Nello stesso periodo (giugno 2015 — giugno 2019) sono cresciuti gli accessi tramite altre tecnologie qualitativamente migliori, in particolare quelle in tecnologia FTTC (+6,52 milioni di unità), FTTH (+720 mila) e FWA (+ 690 mila). Il peso delle linee broadband in tecnologia xDSL risulta inferiore al 45%. Tale dinamica si riflette in un aumento delle prestazioni della rete in termini di velocità di connessione: le linee con velocità inferiore ai 10 Mbit/s, infatti, rappresentano a giugno 2019 circa il 22% delle linee broadband e ultrabroadband, rispetto ad oltre il 70% del giugno 2015. Nello stesso periodo, viceversa, il peso delle linee con velocità pari o maggiore di 30 Mbit/s è passato dal 5,6 al 50,3% delle linee broadband e ultrabroadband. Il quadro competitivo degli accessi broadband e ultrabroadband vede Tim quale maggiore operatore con il 43,6%, seguito da Vodafone (16,8%), e da Wind Tre e Fastweb (rispettivamente 14,8% e 13,5%).

Nella rete mobile, si registra su base annua un aumento complessivo di 3 milioni di sim: tale incremento è dovuto alle sim M2M (+4,3 milioni di unità), mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di 1,3 milioni di unità. Tim si conferma market leader (30,4%), seguita da Vodafone e Wind Tre con quote intorno al 29%. Il nuovo entrante Iliad, nel primo anno di attività, rappresenta il 3,7% del mercato. Tuttavia, se si considerano unicamente le sim “human”, escludendo quindi le M2M, il nuovo operatore raggiunge il 4,7%, mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di 3,1 punti percentuali su base annua, rimane il principale operatore con il 31,5%. Prosegue a ritmi sostenuti la crescita della larga banda mobile: nel primo trimestre dell’anno poco meno del 70% delle linee “human” ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario di dati stimabile in 5,8 GB/mese in crescita del 59% rispetto a giugno 2018.

Relativamente al settore televisivo, rispetto a giugno 2018, si riscontra una crescita degli ascolti per la Rai che sfiora il 35%, (+1,5 punti percentuali) mentre Mediaset scende al 31,0% (-2,7%). Nello stesso periodo, Discovery registra una crescita di 1,2 punti percentuali (al 7,7%), Comcast si assesta su di una quota di ascolti del 7,1% (-0,1%) mentre La7 del Gruppo Cairo Communication mostra una contenuta flessione (-0,4 punti percentuali). Analizzando l’evoluzione delle audience delle edizioni serali dei principali programmi di informazione (i telegiornali), nel giorno medio, Tg1 e Tg5 risultano i più seguiti (complessivamente con circa 6,9 milioni di ascoltatori nel giorno medio). Al terzo posto si colloca l’edizione serale della testata a carattere locale di Rai 3 (TgR) con una share, pari al 10,6%, sostanzialmente in linea su base annua.

Per il settore dell’editoria si conferma il trend negativo già evidenziato nei precedenti Osservatori: nel mese di giugno 2019, la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali) è pari a circa 2,6 milioni di copie, in flessione del 9% su base annua. Con riferimento all’intero periodo considerato (giugno 2015 — giugno 2019), le copie giornaliere cartacee complessivamente vendute dai principali editori si sono ridotte di un terzo, passando da 2,34 a 1,58 milioni di unità. Contestualmente, risultano in netta flessione anche le copie digitali (-26% nell’intero periodo, -7% da giugno 2018).

Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, con riferimento ai principali cinque Paesi europei (Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna), il tempo di navigazione giornaliera per persona nel mese di giugno supera le due ore e mezzo, con una crescita di circa il 3% rispetto a marzo 2018. Ai primi posti per utenti unici si collocano, in tutti i Paesi considerati, Google e Facebook con quote, sul totale dei navigatori, rispettivamente pari al 98% ed 85% circa. Instagram ottiene buone performance in Italia e Spagna. Crescono i minuti di navigazione su Amazon (+34% su base annua).

Riguardo al settore postale, i ricavi complessivi, nella prima metà dell’anno sono aumentati dell’1,8% rispetto al primo semestre dello scorso anno; in particolare, i servizi di corriere espresso risultano in crescita del 3,1%, mentre quelli postali sono in flessione dello 0,2%. Per quanto riguarda i volumi dei servizi ricompresi nel servizio universale, essi risultano in flessione dell’11,9%. Allo stesso tempo gli invii di pacchi hanno fatto registrare una crescita del 5,9%, con circa 230 milioni di unità movimentate da inizio anno. Il quadro concorrenziale del settore, nel suo complesso, vede il Gruppo Poste Italiane principale operatore con oltre il 44%. I servizi di corriere espresso mostrano invece un maggiore livello di competizione: i tre principali operatori risultano essere GLS Italy con il 24%%, seguita da BRT (18,6%) e UPS (16,6%). Con riguardo ai ricavi unitari medi, su base annua, quelli relativi al complesso dei servizi postali mostrano una crescita del 5,6% mentre quelli relativi ai servizi di corriere espresso si riducono del 2,2%.

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